Come già tutti voi sapranno il venerdì 11 marzo 2011 il Giappone è stato colpito da una serie di terremoti che hanno interessato tutta l'area nord del paese e nelle ore seguenti altissimi tsunami hanno devastato le aree costiere di tutta la parte nord orientale. Adesso, quando le scosse sembrano allentare la presa e le acque si sono ritirate per offrire occasione ai soccorritori di avvicinarsi alle aree devastate arriva il terrore nucleare. Proprio lungo quelle coste colpite sia dai terremoti che dagli tsunami ci sono tante centrali nucleari e adesso una in particolare è in una fase molto critica e l'emergenza si sta allargando di giorno in giorno.
Le immagini e le notizie che telegiornali e giornali riportano sono strazianti, colpiscono il cuore di tutto il mondo e il dolore è condiviso veramente da tutti e di questo siamo profondamente grati, perchè la comprensione e l'affetto sono un immenso conforto per chi soffre.
Allo stesso tempo ci colpisce profondamente quanto i giapponesi stessi stiano riscoprendo l'orgoglio e la forza del proprio paese. Tutti cercano di incoraggiarsi a vicenda e di non arrendersi davanti a una tragedia di queste dimensioni. Ognuno, nel suo piccolo, fa tutto il possibile per rendersi utile e ognuno con i propri gesti offre conforto, affetto e soprattutto tocca nel profondo i cuori dei giapponesi che spesso non trovavano nessun motivo di essere fieri del proprio popolo e del proprio paese.
Adesso le cose stanno cambiando, una tragedia così grande è riuscita a unire un popolo che fino a pochi giorni fa sembrava aver perso la stima in se stesso.
Qui voglio riportare le parole commosse e finalmente fiere di giapponesi colpiti direttamente da questo immenso evento.
GANBARE NIHON! = FORZA GIAPPONE!
UN BLOG DI GIAPPONESI PER DARE FORZA AI GIAPPONESI
Dal blog http://blog.15jam.com/?eid=1075171 i giapponesi vogliono farsi coraggio tra loro, far capire che non è finita e che grazie al gesto di tutti i cittadini stanno dimostrando di avere "qualcosa di buono", noi di Lailac abbiamo selezionato alcune delle tantissime voci citate:
Sia la CNN che la BCC hanno detto ai telegiornali che il terremoto ha colpito il paese più preparato a questo tipo di calamità. Non esistono altri paesi pronti a questo e grazie al loro carattere dettato dalla propria cultura e tradizione, i giapponesi riescono a sopprimere i loro sentimenti primari per unirsi in un popolo forte.
Quando ho letto questo mi sono sentito fiero di essere giapponese.
A Diseny Land i negozi distribuivano caramelle e dolci dopo il terremoto ed ho visto delle ragazzine giovanissime vestite alla maniera di ora arraffare tanti sacchetti e li per li mi sono turbata della loro ingordigia ma poi le ho viste portare queste caramelle ai bambini sfollati e mi hanno commosso.
Al semaforo verde, c'è talmente tanto traffico che passa solo una macchina ad ogni scatto di verde, ma non ho visto nessuno arrabbiarsi e tutti facevano passare gli altri. Tutti gli incroci erano intasati, ma in 9 ore passate nel traffico ho sentito solo i clacson suonare dolcemente per ringraziare. Mi sono sentito fiero di essere giapponese.
Mio figlio di 2 anni si è messo le scarpe per uscire mentre ancora la terra tremava. Gli ho chiesto "Dove vai?" E lui mi ha risposto: "A fermare questo terremoto"
In un corpo così piccolo c'è già tanto coraggio e un gran senso della giustizia ed io ho ricevuto da lui tanta forza e voglio darla anche a tutti voi. Ganbarimasho (= facciamoci forza!)
Un terremoto così grande ha colpito il nostro paese ma per fortuna il paese e il popolo è preparato. Tutti hanno camminato ordinatamente per le strade, gli sfollati, chi doveva tornare a casa non ha perso la calma e hanno camminato fianco a fianco. I negozi per la strada invitavano le persone a usare i propri bagni e la gente comune invitava gli sfollati a riposare da loro. Sono fiera dei miei compaesani.
Il Palazzo Imperiale ha aperto le sue porte per accogliere gli sfollati. Mi viene da piangere. Sopravviviamo e gambero (= forza)!
Con questo terremoto ho l'impressione di essere riuscita a rivalutare il popolo giapponese. La disciplina, l'ordine, la gentilezza e la mancanza di gesti di sciacallaggine mi hanno fatto aprire gli occhi e riscoprire che anche noi giapponesi abbiamo qualcosa di buono. Sono profondamente commossa e sto piangendo.
Il Giappone ha superato tante difficoltà, la guerra, la bomba atomica, tutti i terremoti e i tifoni… i nostri antenati hanno superato tante immense difficoltà. Ci andrà bene anche a noi. Daijoubu (andrà tutto bene).
In Giappone il popolo è stato istruito ad aprire le porte durante i terremoti (è una forma di sicurezza perché se le case o gli edifici crollano le porte non si aprono più).
Cascavano i lampadari e crollavano i vetri, ma un uomo si è avvicinato trascinandosi carponi all'ingresso per spalancarlo per tutti quelli che erano dentro. Quando ho visto questo mi sono commosso profondamente.
Un anziano, tra i tanti sfollati, si è lasciato sfuggire le parole: "che ci succederà…" ma un ragazzo delle superiori che era accanto a lui gli ha accarezzato la schiena e ha detto: "Non preoccuparti, quando sarò grande rimetterò tutto a posto".
Un mio amico tedesco durante il terremoto si trovava a Shibuya, era spaventato ma un giapponese lo ha aiutato e intorno a lui ha visto negozianti e civili fare quello che dovevano fare in caso di terremoto, senza panico. Gli è sembrato di vedere dei militari.
Nei binari aspettavamo i treni che però non arrivavano ed alcuni senza tetto si sono avvicinati a noi per offrirci i loro cartoni dicendoci: "vi farà freddo".
E noi che li abbiamo sempre guardati di sbieco…
La Cina ci ha lodato dicendo: Il Giappone è stato colpito da un'enorme tragedia ma adesso stanno dimostrando quanto il popolo sia forte e preparato e questo è solo merito dell'educazione che da generazioni i giapponesi hanno tramandato. In Cina non basterebbero neanche 50 anni per arrivare a questo.
Uscita dall'università sono dovuto tornare a casa a piedi, sono passato vicino ad un negozio che a quell'ora sarebbe dovuto essere già chiuso ma ho visto la signora del negozio fuori dalla porta che distribuiva il pane gratuitamente. Ognuno compie piccoli gesti e cerca qualcosa di utile da poter fare per gli altri. Diciamo sempre che la gente di Tokyo è fredda ma mi sono ricreduto.
Ho parlato con i tassisti, i ferrovieri, le signore per la strada e tutti abitavano lontano e avevano ancora tanta strada da fare per tornare a casa e nonostante la confusione, il caos, la stanchezza nessuno ha mancato di essere gentile, educato e dicevano "tper tutti è dura" e mi sono reso conto che "tutti" hanno una coscienza ed io mi sento di voler tramandare questa eredità culturale.
Un ragazzino mio vicino di 15 anni dopo il terremoto ha preso al volo la bicicletta per fare il giro di tutto il quartiere e affacciarsi uno ad uno a controllare le case. A quell'ora c'eravamo solo noi anziani e casalinghe e vedere un giovane interessato e preoccupato a noi mi ha scaldato il cuore. Grazie.
Io mi sono commosso quando ho visto un cartello attaccato su di un motorino che diceva: "se vi va bene il motorino io vi do un passaggio" Oggi giorno pensavo fosse tutto perduto ma invece c'è speranza! Provo gran rispetto e anche io per la prima volta ho pensato di voler essere utile agli altri.
Alle 9 di sera stavo camminando per tornare a casa. Ho trovato un ufficio aperto e con i suoi impiegati dentro che invece di tornarsene a casa sono rimasti li per lasciare aperto l'ufficio e chiamavano tutti i passanti per invitarli ad entrare, riposare e usare il bagno. Mi è venuto da piangere ma non sono riuscito a farlo lì. Ma lo sto facendo adesso. Grazie.
Nel giornale inglese ho visto in copertina la bandiera giapponese e una grande scritta Don't give up, Japan.Dont't give up Tohoku
All'addetto alla metropolitana che ha lavorato tutta la notte correndo su e giù ho detto: "E' dura per te!" e lui mi ha risposto con un sorriso e semplicità: "in momenti così…" Parole da non buttar via! Mi ha commosso!
Tutti abbiamo sempre detto che nelle grandi città la gente è fredda e indifferente, ma dopo questa tragedia ho potuto sentire il calore di tutti e ho scoperto che i giapponesi, nel momento del bisogno sanno essere profondamente solidali.
Ho camminato tantissime ore per tonnare a casa ma per la strada ho visto tantissimi negozi, un sacco di uffici aperti nonostante l'orario, per offrire riposo e le toilette a tutti i passanti. Anche il Giappone non è un paese da buttare!
Le stazioni, le piattaforme erano affollatissime, ma la gente era in coda ordinata, senza bisogno di corde o divisori. La gente camminava educatamente e lasciava passare gli altri. Sono giapponese ma vedere questa perfetta organizzazione mi ha profondamente commosso e colpito.
(In Giappone all'inizio del lavoro tutte le mattine il superiore apre la giornata con un discorso) Il discorro di stamani è stato: "Qualsiasi cosa succeda, non mostrate inquietudine nei volti. Se siete in negozio non dimenticate il sentimento di voler offrire accoglienza e gentilezza e cercate di confortare le persone che entreranno in negozio". Ascoltarlo dire queste cose mi ha commosso. Mi darò da fare! Apriamo!
Il Giappone è stupendo. Vedo cittadini comuni, dirigenti, camionisti, gente dello yakuza che si sta dando da fare per aiutare tutti gli altri, in un modo o nell'altro. Io non ero orgoglioso di essere giapponese ma adesso grazie a quanto sta succedendo mi sento fiero. Grazie Giappone. Gambarimasho (facciamoci forza)!
p.s.: la traduzione è stata frettolosa... scusate gli errori!